La storia delle origini francescane in Calabria è stata inaugurata da un avvenimento tanto interessante quanto controverso: il martirio subìto nel 1227 a Ceuta, in Marocco, da alcuni frati capeggiati dal celebre san Daniele da Belvedere. Il fatto, studiato a partire dalle fonti a disposizione e inserito nel suo specifico contesto storico, rivela profonde connessioni con la storia del francescanesimo, non solo calabrese, in modo particolare con i suoi rapporti con il mondo musulmano. Una vicenda che può dirsi esemplare sotto vari aspetti. […]. La novità del lavoro è ascrivibile alla sua sistematicità e soprattutto alla collocazione della vicenda dei Martiri di Ceuta nell’estesa “costellazione” di uomini e donne che – appartenenti al Francescanesimo e alla Chiesa tutta – nel corso dei secoli sono stati uccisi in odium fidei. […]. Nel corso della nostra breve analisi, in riferimento al lavoro svolto dall’autore, abbiamo fatto cenno alla capacità di sintesi, alla serietà di metodo, alla scientificità, sistematicità e novità con cui l’argomento è stato indagato e studiato. Basti questo per motivare l’augurio e lo stimolo, rivolto a fra Giovanni e al lettore incuriosito, di non considerare conclusa la ricerca effettuata ma di approfondirla ulteriormente. […].
(Dalla Prefazione di Pasquale Triulcio)
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«Abbiamo confessato che non c’è in nessun altro salvezza vera»
Dai martiri di Ceuta al “secolo del martirio”.
Prefazione di Pasquale Triulcio
Giovanni Aitollo
Formato cm 13,5 x 21
88 pagine, € 12,00
ISBN 978-88-96864-75-3
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